Principi, basi e scelte per la potatura dell’olivo
La potatura consiste in una serie di operazioni (tagli, inclinazioni, cimature,
ecc.) realizzate nei primi anni dall'impianto per conferire all'olivo la forma più
consona alla sua funzionalità e alle esigenze colturali (potatura di allevamento) e
successivamente per conservare la forma prescelta, contenere lo sviluppo della
chioma e mantenere in equilibrio l'attività vegetativa e quella produttiva (potatura
di produzione).
Una corretta potatura deve consentire di:
· far assumere in breve tempo all'albero la forma voluta per non rallentare
l'entrata in produzione;
· migliorare la quantità, la costanza e la qualità della produzione, sia
proporzionando la quantità di rami lasciati sull'albero (e quindi la potenzialità
produttiva) al suo stato nutrizionale, sia favorendo l'illuminazione e
l'arieggiamento di tutta la chioma;
· allungare al massimo il periodo di maturità produttiva ritardando la senescenza
dell'albero sia mantenendo un equilibrio vegeto-produttivo, sia favorendo un
elevato rapporto fra la massa fogliare e la massa legnosa, sia garantendo la
circolazione dell'aria nella chioma ed eliminando le parti attaccate da parassiti o
danneggiate;
· agevolare le operazioni colturali e quindi ridurre i costi di produzione.
BASI FISIOLOGICHE E BIOLOGICHE
base sul rapporto fra la potatura e l'attività vegetativa e produttiva dell'olivo.
Potatura ed illuminazione della chioma
La scelta della forma di allevamento e la potatura devono garantire un'adeguata
illuminazione di tutta la chioma, evitando che ci siano porzioni della stessa
costantemente in ombra. La buona illuminazione delle foglie è indispensabile per
garantire un'elevata attività vegeto-produttiva dell'albero. Nelle foglie, infatti,
grazie alla luce, avviene la fotosintesi, cioè la trasformazione dell'anidride
carbonica, assorbita dalle foglie dall'atmosfera, in composti organici (carboidrati)
dai quali, per successive trasformazioni, che intervengono fra loro e i minerali
assorbiti dal suolo, prende origine la maggioranza dei composti (assimilati)
necessari allo sviluppo dell'apparato radicale, di quello aereo e dei frutti. Le foglie
che si trovano in posizione ombreggiata nella chioma producono una quantità di
carboidrati con la fotosintesi inferiore a quella da esse consumata con la
respirazione, di conseguenza queste foglie, diventando un costo per l'albero,
cadono precocemente e così le parti ombreggiate della chioma si spogliano,
deperiscono e disseccano (è una sorta di potatura naturale).
La potatura consiste in una serie di operazioni (tagli, inclinazioni, cimature,
ecc.) realizzate nei primi anni dall'impianto per conferire all'olivo la forma più
consona alla sua funzionalità e alle esigenze colturali (potatura di allevamento) e
successivamente per conservare la forma prescelta, contenere lo sviluppo della
chioma e mantenere in equilibrio l'attività vegetativa e quella produttiva (potatura
di produzione).
Una corretta potatura deve consentire di:
· far assumere in breve tempo all'albero la forma voluta per non rallentare
l'entrata in produzione;
· migliorare la quantità, la costanza e la qualità della produzione, sia
proporzionando la quantità di rami lasciati sull'albero (e quindi la potenzialità
produttiva) al suo stato nutrizionale, sia favorendo l'illuminazione e
l'arieggiamento di tutta la chioma;
· allungare al massimo il periodo di maturità produttiva ritardando la senescenza
dell'albero sia mantenendo un equilibrio vegeto-produttivo, sia favorendo un
elevato rapporto fra la massa fogliare e la massa legnosa, sia garantendo la
circolazione dell'aria nella chioma ed eliminando le parti attaccate da parassiti o
danneggiate;
· agevolare le operazioni colturali e quindi ridurre i costi di produzione.
BASI FISIOLOGICHE E BIOLOGICHE
base sul rapporto fra la potatura e l'attività vegetativa e produttiva dell'olivo.
Potatura ed illuminazione della chioma
La scelta della forma di allevamento e la potatura devono garantire un'adeguata
illuminazione di tutta la chioma, evitando che ci siano porzioni della stessa
costantemente in ombra. La buona illuminazione delle foglie è indispensabile per
garantire un'elevata attività vegeto-produttiva dell'albero. Nelle foglie, infatti,
grazie alla luce, avviene la fotosintesi, cioè la trasformazione dell'anidride
carbonica, assorbita dalle foglie dall'atmosfera, in composti organici (carboidrati)
dai quali, per successive trasformazioni, che intervengono fra loro e i minerali
assorbiti dal suolo, prende origine la maggioranza dei composti (assimilati)
necessari allo sviluppo dell'apparato radicale, di quello aereo e dei frutti. Le foglie
che si trovano in posizione ombreggiata nella chioma producono una quantità di
carboidrati con la fotosintesi inferiore a quella da esse consumata con la
respirazione, di conseguenza queste foglie, diventando un costo per l'albero,
cadono precocemente e così le parti ombreggiate della chioma si spogliano,
deperiscono e disseccano (è una sorta di potatura naturale).
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